Consiglio europeo: Cameron raffredda entusiasmi su difesa comune UE

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Potenziare e integrare le capacità di difesa dell’Unione Europea e rafforzarne il settore industriale. È questo uno dei temi centrali del Consiglio europeo, che ha aperto i lavori giovedì pomeriggio a Bruxelles.

L’inserimento della questione in agenda è stata salutata da molti Paesi, poiché era dal 2005 che non rientrava nelle discussioni del summit europeo.

A raffreddare gli entusiasmi ci ha pensato il premier britannico che ha dichiarato: “Ha senso che le Nazioni cooperino nel campo della difesa e per garantire la sicurezza di tutti, è nel nostro interesse. Tuttavia non è bene che l’Unione Europea si doti di capacità comuni, eserciti, mezzi aerei ed altro. Dobbiamo stabilire una separazione chiara tra la cooperazione e le capacità dell’Unione Europea”.

A commentare le dichiarazioni di David Cameron è stato il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, presente al vertice: “Non si parla di un esercito europeo, ma di singole Nazioni che investono maggiormente nelle aree critiche. C‘è bisogno di droni da osservazione, mezzi di rifornimento aria-aria e trasporti aerei pesanti. Se le Nazioni europee faranno questo, anche la Nato verrà rafforzata”.

L’altro tema nell’agenda del Consiglio è il completamento dell’unione bancaria.

L’accordo sul meccanismo di risoluzione bancaria raggiunto dai ministri delle Finanze dei 28 “è un primo passo” ma è “molto lontano dalle posizioni del Parlamento europeo”, ha avvertito Martin Schultz.

“Abbiamo detto più volte sì all’unione bancaria”, ha dichiarato il presidente dell’Eurocamera, “Ma riguardo a ciò che abbiamo in questo momento sul tavolo, dobbiamo negoziare”.

Shulz ha detto di ritenere “inaccettabile” che l’Europarlamento perda le sue prerogative legislative a favore di un meccanismo intergovernativo.

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