È stallo a Ginevra al terzo giorno di incontri tra la delegazione del governo siriano e l’opposizione. Il regime ha paralizzato il negoziato con una dichiarazione di principio in cui non si fa alcun cenno a un
governo di transizione. Documento respinto dall’opposizione che chiede l’uscita di scena di Bashar al Assad.
“Siamo sorpresi dal rifiuto dell’opposizione a questo lavoro di base – sostiene Bouthina Shaban, consigliere del Presidente siriano – Non riconoscono la Siria e la sua integrità o non si preoccupano di quello che sta accadendo al popolo siriano”.
“Siamo ottimisti e abbiamo intenzione di restare qui finché non raggiungeremo il nostro obiettivo – replica Rema Fleihan, delegata della Coalizione che si oppone al regime – che è quello di avere un governo di transizione basato sull’accordo di Ginevra 1”.
Il mediatore, Lakhdar Brahimi, ha sospeso la riunione e tornerà a rivedere le delegazioni separatamente.
Nessun passo in avanti sul fronte dell’ingresso degli aiuti umanitari ad Homs. Per il regime ci sono anche altre zone del Paese che hanno priorità.