L’attesa per i familiari degli studenti che si trovavano sul traghetto è straziante. In massa si sono radunati all’ingresso della scuola superiore di Asan, nella periferia della capitale sudcoreana. Da lì sono partiti otto pullmann per trasportarli al porto di Jinto, 350 chilometri a sud di Seul. E’ lì che sono stati condotti i sopravvissuti. La madre di uno studente 18enne:
-“Mi sono sentita come se il mio cuore si fosse fermato. Non riesco a spiegare con le parole quello che ho sentito. Ero scioccata, non riesco neanche a parlarne”.
-“Non riesco a spiegarvi come mi sento – racconta un altro genitore. Ero molto nervoso. E’ dura anche per soldati esperti finire in mare. Quindi immaginate lo schock per questi ragazzini. Dev’essere stato come se il cielo stesse cadendo. E ancora peggio per i genitori”.
Allestita un’unità di crisi nel liceo di Asan, da cui provengono 325 studenti e 14 insegnanti che si trovavano a bordo del traghetto naufragato.