Sono serviti quasi tre mesi all’esercito ucraino per riprendereil controllo di Sloviansk, roccaforte dell’ala più agguerrita dei ribelli filorussi.
Secondo le autorità di Kyev, a Sloviansk i servizi essenziali hanno già ricominciato a funzionare.
I militari, e con loro il neo-Ministro della Difesa, distribuiscono i primi aiuti, oltre a smantellare le difese lasciate dai ribelli:
“Ho informato il Presidente, lui ha mandato tre aerei carichi di aiuti alimentari che arriveranno presto qui a Sloviansk – acqua potabile, cibo e altro. Stiamo cooperando con il Ministero delle emergenze, che ora si prenderà cura dei cittadini pacifici di Sloviansk”.
Quasi tutti i ribelli hanno lasciato la città ieri, e in gran parte si stanno dirigendo verso Donetsk. A Sloviansk la situazione è relativamente tranquilla, come conferma un residente:
“C‘è stata qualche sparatoria anche stamattina e durante la notte, ma adesso è tutto tranquillo, son rimasti solo due o tre miliziani e ogni tanto si sente qualche colpo”.
Oltre a Sloviansk l’esercito ha ripreso altri centri della zona, come Kramatorsk, dove i ribelli avevano inizialmente tentato di riorganizzarsi. E Mykolaivka, dove ribelli ed esercito si accusano reciprocamente della devastazione.