La famigerata tassa sugli smartphone arriva anche in Portogallo. Il governo di Lisbona ha approvato una bozza di legge da presentare al Parlamento sul cosiddetto “equo compenso”.
In pratica si tratta di un’imposizione sui dispositivi digitali (pc, tablet e cellulari) che ha lo scopo di risarcire i detentori di copyright, ad esempio i cantanti, a fronte della possibilità da parte degli utenti di creare una “copia privata” di un’opera.
La notizia ha scatenato un aspra controversia, simile a quella in corso in Italia: per la SIAE portoghese la mossa va nella direzione giusta e i costi dovranno essere coperti dagli operatori. Ma in tanti sospettano che, alla fine, il tutto si tradurrà in un sovrapprezzo per i consumatori.