Sulla chiusura del 2024 dell'ateneo pesa un faldone scottante. Si attende da un giorno all'altro la fissazione dell'udienza da parte della giustizia tributaria sulla richiesta di sospensiva avanzata ai giudici dall'ateneo per i 17 milioni e mezzo di euro reclamati dal Comune. Si tratta secondo le richieste del comune di Imu non pagata, di omessa dichiarazione e di interessi.
"L’Ateneo – nella breve replica dei giorni scorsi cerca di gettare acqua sul fuoco ma se dovesse soccombere per il bilancio universitario alle prese con i tagli come tutte le altre università italiane, sarebbe un disastro. “L'ateneo- si legge nella nota ufficiale di qualche giorno fa- ritiene di avere adempiuto, per tutti gli anni oggetto di contestazione, al versamento e agli obblighi dovuti. Per tale ragione l’Università ha presentato i propri ricorsi per il tramite dell’Avvocatura distrettuale dello Stato di Messina, considerando illegittime le contestazioni, in base alle argomentazioni illustrate nei ricorsi stessi. Tre gli avvisi di accertamento che il Comune ha notificato all''Università per mancato pagamento della tassa relativamente agli anni 2020, 2021 e 2022. Oggi nei consueti auguri di fine anno la rettrice si è detta tranquilla