Il Louvre, tempio dell'arte per eccellenza, spalanca le porte alla moda con la prima mostra della sua storia interamente dedicata alle creazioni sartoriali. Louvre Couture: Art and Fashion è molto più di un tributo agli stilisti e alla maison che hanno lasciato un segno nel fashion system, un viaggio unico che intreccia tessuti, forme e bellezza con capolavori d’arte immortali. Fino al 21 luglio 2025, il pubblico potrà ammirare un connubio sorprendente tra moda e arte, due universi che, attraverso i secoli, hanno dialogato senza sosta per ridefinire il concetto di bellezza.
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Louvre Couture, la mostra nel museo parigino
Curata da Olivier Gabet, direttore del Dipartimento delle arti decorative del Louvre, l’esposizione racconta come la moda non sia soltanto design, ma una forma d’arte capace di raccogliere suggestioni e storie dall’estetica del passato. Dipinti, sculture e tessuti storici diventano lo specchio in cui gli stilisti proiettano le loro visioni creative. Ogni creazione esposta, che si tratti di un abito in cristalli di Dolce&Gabbana o del motivo del Re Sole di Dior, rappresenta un ponte tra epoche e culture. «È importante che il Louvre contribuisca alla comprensione del mondo odierno, e questa mostra lo fa», ha affermato Laurence des Cars, presidente del museo.
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Un viaggio nella storia attraverso le creazioni delle maison
L’esposizione si snoda attraverso le maestose sale del museo, seguendo un percorso che parte dalle gemme del Medioevo, passa per i ricami sontuosi del Rinascimento e culmina nelle creazioni barocche del Grand Siècle. Ben 65 abiti e 40 accessori dialogano con opere d’arte iconiche come Amore e Psiche di Canova o La Libertà che guida il popolo di Delacroix. Tra le creazioni più celebri, spicca il maxi abito metallico di John Galliano per Dior (2006-2007), un tributo alla donna guerriera, e l’abito in rete metallica di Gianni Versace, frutto di 600 ore di lavoro artigianale.
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Louvre Couture, un dialogo visivo tra moda e arte
La vera innovazione della mostra risiede nell’allestimento. Le creazioni sartoriali non sono collocate in spazi separati, ma in dialogo diretto con i capolavori del museo. «Gli oggetti d’arte non devono essere semplici illustrazioni della moda, e la moda non è un pretesto», spiega Gabet. Questo approccio invita i visitatori a esplorare le collezioni del Louvre con una prospettiva nuova, dove ogni dettaglio – un drappeggio, una decorazione o un ricamo – riecheggia nei modelli di haute couture.
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Stilisti e collezionisti: un legame indissolubile
Non sorprende che molti stilisti siano essi stessi collezionisti d’arte. Madame Carven, Jacques Doucet e Yves Saint Laurent hanno donato centinaia di pezzi al Louvre, sottolineando il profondo legame tra i due mondi. Olivier Gabet ricorda con particolare emozione le opere di Karl Lagerfeld, capaci di tradurre in modo ineguagliabile la storia delle collezioni museali. «La sua capacità di metabolizzare l’arte è unica, un continuo reinventarsi senza mai ripetersi».
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Moda e arte: un futuro condiviso
Louvre Couture dimostra che tradizione e innovazione non sono antitetiche, ma due facce della stessa medaglia. I capolavori del passato non sono reliquie statiche, ma fonti inesauribili di ispirazione che nutrono il presente. Con un biglietto d’ingresso di 22 euro, i visitatori possano sia accedere alla mostra sia riscoprire l’intero museo attraverso una lente nuova, quella della moda, che ridefinisce e attualizza la bellezza eterna dell’arte.